Molto spesso un debitore esecutato è convinto che, dopo la vendita del proprio immobile tramite asta giudiziaria a seguito di pignoramento, tutti i suoi problemi siano terminati, e il proprio debito non esista più.
Questa convinzione comune rappresenta un azzardo che può compromettere il futuro di intere famiglie.
Nella grandissima maggioranza dei casi, infatti, il debito contratto dal debitore con la Banca per l’erogazione del mutuo che ha utilizzato per acquistare l’immobile (che con il passare degli anni e a causa della svalutazione del valore degli immobili avvenuta soprattutto dopo i primi anni 2000, quando i mutui venivano concessi spesso per il 100% del valore), rappresenta una cifra superiore al valore del bene e all’esito dell’asta, a causa anche delle ingenti spese di procedura, il debitore rimane quasi sempre obbligato nei confronti del creditore per somme anche ingenti, nell’ordine di diverse decine di migliaia di euro.
Per questo motivo accettare passivamente che il proprio immobile venga venduto all’asta rappresenta una soluzione estremamente svantaggiosa per il debitore.